Sabato 23 agosto 2014 a partire dalle 17.30, il Museo d'arte contemporanea "Giuseppe e Titina dal Verme" del Castello di Zavattarello ospiterà due eventi in uno, per inaugurare una mostra temporanea e presentare una nuova esposizione permanente.
Programma:
Ore 17.30
Inaugurazione di "Tra Po e Oltrepo", rassegna di arte rurale di Ornella Fiorini.
La mostra, organizzata dall'Associazione Culturale Chi Cerca Crea,
sarà visitabile dal 23 agosto al 7 settembre.
Ore 18.00
Presentazione della collezione permanente
"Un lungo cammino fiorito" di
Luciana Magrini,
donata al Museo da Sarah e Marco Magrini
con
allestimento curato da Rebecca Forster.
Ore 18.30
Concerto di Ornella Fiorini
Ore 19.45 circa
Aperitivo con prodotti locali offerto dall'Associazione Culturale ChiCercaCrea
Ornella Fiorini
Ornella Fiorini è nata e vive a Ostiglia (MN), è una donna del Po
perchè il fiume l'ha raccontato, cantato, dipinto con la vivacità ed il
trasporto di chi vive la verità di ogni giorno, di ogni incontro, di
ogni dolore, di ogni parola, di ogni sentimento.
Il fiume permea di
sè tutto il lavoro dell’artista. Detto questo bisogna altresì dire che
l'opera di Ornella non è una narrazione di ispirazione bucolica e
celebrativa ma un'apertura, un ingresso ai territori invisibili
dell'intimità ed è pertanto poesia dell'anima, vera, semplice,
universale.
Si sono interessati alla sua arte importanti esponenti
della cultura contemporanea quali Franco Loi, Vittorio Messori, Ermanno
Olmi e Franco Piavoli.
Luciana Magrini e il suo lungo cammino fiorito
È molto lungo il cammino che le porcellane di Luciana Magrini hanno
percorso per giungere ai risultati attuali. Gli oggetti dipinti sono
talmente numerosi che, se si allineassero, darebbero vita ad una teoria
senza fine.
I soggetti trattati per la decorazione sono i più vari:
da quelli di ispirazione egizia a quelli precolombiani, dalle miniature
persiane e indiane a quelle cino-giapponesi, in quello che potrebbe chiamarsi il percorso di un miniaturista.
Questa sua passione, soprattutto per l'Oriente, si deve alla forte
influenza esercitata su di lei dal suocero, Luciano Magrini, scrittore,
giornalista e viaggiatore instancabile tra il 1920 e il 1945.
Ma i
soggetti prediletti si ispirano alla natura, la grande non mai superata
maestra. Prendendo le mosse dai numerosi schizzi copiati dal vivo
durante l'estate in montagna e raccolti in appositi album, peraltro
innumerevoli, l'artista ritrae su vasi, coppe, piatti lo slancio
elegante d'uno stelo, la luminosità di una foglia, la grazia
incomparabile di una corolla. La botanica, nel senso più vasto e
fantasioso del termine, è sicuramente la sua passione dominante.
C'è
anche un altro elemento di fondamentale importanza: scegliere per ogni
porcellana il soggetto che più le si adatta, in un rapporto continuo tra
forma e contenuto. Se l'oggetto è slanciato, ecco un motivo verticale,
se è di forma curvilinea un tralcio lo inghirlanderà: è molto importante
che oggetto e decorazione si integrino totalmente.
Luciana Magrini è
nata a Milano nel 1919, dove nel 1937 si è diplomata presso l'Istituto
Caterina da Siena con specializzazione in decorazione su porcellana e su vetro. Si è dedicata intensamente all'insegnamento, sia pubblico che
privato, a carattere artistico e, in particolare, alla decorazione “a
terzo fuoco” della porcellana. Contemporaneamente, non ha mai trascurato
la sua attività artistica, che ha considerato da sempre la sua più
grande amica. Se n'è andata nel gennaio del 2011.

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